Fondatori
Carmine de Donato
Consulente ITC, opera da molti anni nel settore dei servizi professionali di Business, IT e CyberSecurity, in particolare nel settore dei Trasporti, sia pubblico che privato, delle Telecomunicazioni, delle Pubbliche Amministrazioni, della Sanità e dei Beni Culturali.
Grazie alla competenza acquisita, aiuta i clienti a definire, progettare e realizzare soluzioni applicative complesse seguendo l’intero ciclo di realizzazione: dall’analisi dei requisiti tecnici e funzionali fino alla messa in opera del sistema e relativa assistenza post-avviamento.
Giuseppe De Nicola
Fondo la mia startup, Public Image, nel 1989 nel campo della comunicazione e inizio l’esperienza imprenditoriale nel campo digitale nei primi anni ’90.
Comunicatore visionario, innovatore per principio e “unitore” di punti per professione e passione, mi cimento con la ricerca creativa, il pensiero laterale e gli oceani blu per provare a dare un valore aggiunto alle aziende che si rivolgono a Public Image per un piano marketing e un progetto di comunicazione.
Nel 2005 “mi invento” il Premio Best Practices per l’Innovazione in Confindustria Salerno, che seguo fino al 2015, dopo averlo fatto diventare un evento nazionale e il primo evento 2.0 Italiano, nel quale applico approcci ante litteram di engagement e gamification utilizzati per la comunicazione digitale dell’agenzia.
Nel 2016 stimolo la nascita di Ampioraggio, il primo progetto di ecosistema per l’innovazione nazionale che in pochi anni ha coinvolto centinaia di partecipanti dando vita ai format Jazz’Inn di Pietrelcina e Laigueglia, dai cui tavoli di lavoro generiamo ricadute ed investimenti rilevanti, dimostrando (ancora una volta dopo Salerno) che dei contenuti ben comunicati rendono anche delle aree minori luoghi centrali per lo sviluppo e dove applicare modelli di open innovation efficaci.
Giovanna Ruggiero
Compagna di vita di un visionario che ha conosciuto 2 mesi prima che andasse dal notaio a fondare la sua startup, nel 1989.
Tre decenni divisi tra studi di legge e comunicazione, famiglia e visioni, innovazione e ricette di casa.
La domanda che più si è vista fare è stata “Ma come fai a sopportarlo?” La risposta ancora non c’è.